La conoscenza del problema e l’abitudine ad una autopalpazione, già in giovane età, favoriscono diagnosi precoci e trattamenti curativi.
Epidemiologia ed etiologia: La Disfunzione Erettile (DE) è definita come la persistente o ricorrente incapacità di ottenere o mantenere un’erezione adeguata per una soddisfacente attività sessuale.
Questa patologie riconosce cause psicogene e organiche. La disfunzione è psicogena quando insorge in un paziente senza fattori di rischio particolari, in cui non riusciamo a trovare una causa del problema. Questa rappresenta la forme più frequente, soprattutto in età giovane. La disfunzione è su base organica è dovuta a disfunzione d’organo, in particolare vascolare.
Questa patologie riconosce cause psicogene e organiche. La disfunzione è psicogena quando insorge in un paziente senza fattori di rischio particolari, in cui non riusciamo a trovare una causa del problema. Questa rappresenta la forme più frequente, soprattutto in età giovane. La disfunzione è su base organica è dovuta a disfunzione d’organo, in particolare vascolare.
Si stima che circa il 50% – 35% degli uomini dalla V^ decade in poi abbia avuto almeno una volta nella propria vita un episodio di disfunzione erettile.
Alcune tra le principali cause e i fattori di rischio della disfunzione erettile sono:
Alcune tra le principali cause e i fattori di rischio della disfunzione erettile sono:
- Causa psicogena: i disturbi su base psicogena non sono facili da caratterizzare e possono essere multi fattoriali. Spesso il meccanismo della “ansia da prestazione” concorre ad episodi di DE, portando ad uno squilibrio del tono simpatico rispetto al parasimpatico.
- Disordini a carico del sistema nervoso centrale o periferico: traumi o patologie a carico del midollo spinale possono causare un deficit di conduzione nervosa, così come nel caso dineuropatie causanti deficit di neurotrasmissione periferica (diabete mellito, deficit vitaminico, abuso alcolico cronico).
- Chirurgia pelvica: l’interruzione dei fasci nervosi del plesso pelvico a seguito di chirurgia demolita può portare ad una DE completa. La prostatectomia radicale (eseguita per tumore della prostata) e la cistectomia radicale (eseguita per tumore della vescica) sono interventi urologici che spesso determinano una DE iatrogena.
- Disordini ormonali: in questi casi la DE è spesso conseguenza di uno stato di ipogonadismo.
- Disordini a carico del sistema cardiovascolare: conducano ad un danno arterioso e venoso (Diabete, Ipertensione, Cardiopatia ischemica, Aterosclerosi sistemica) con interessamento delle arterie cavernose e conseguente DE.
Diagnosi: per deficit erettile si intende l’inabilità ad ottenere (DE di ottenimento) o mantenere (DE di mantenimento) l’erezione per il soddisfacente completamento dell’attività sessuale.
La diagnosi della disfunzione erettile si basa su molteplici esami:
- Profilo ormonale: indispensabile per escludere la presenza di un ipogonadismo.
- Eco-Color-Doppler Penieno Dinamico: consiste in un’eco-color doppler del pene in erezione farmaco indotta (dopo iniezione di prostaglandine al livello penieno. Con questo esame viene attentamente esaminata l’emodinamica peniena (flussi arteriosi e venosi) permettendo di discriminare tra disfunzione arteriosa (deficit di portata a carico delle arterie cavernose), disfunzione venosa (deficit nel meccanismo venoso che permette una fuga di sangue dal pene) o disfunzione mista.
- Elastografia/rigidometria notturna:con tale esame vengono valutate le fisiologiche erezioni notturne (principalmente impiegato in passato per escludere un deficit erettile su base psicogena).
Trattamento della DE: Il trattamento della DE può avvalersi di diversi strumenti.
- Correzione dello stile di vita: mantenere un BMI normale, svolgere regolare attività fisica, mantenere un regime alimentare equilibrato e correggere eventuali patologie quali diabete mellito, ipertensione arteriosa, può aiutare a prevenire e a curare la DE.
- Psicoterapia: la figura dello psicosessualogo è importante strumento per quei pazienti che presentano una DE su base psicogena.
- Ginnastica con Vacum device: il vacum è uno strumento di notevole importanza nel trattamento dei paziente affetti da DE completa, specie nell’ambito della riabilitazione andrologica dopo chirurgia pelvica, poiché consente di eseguire uno stretching dell’asta che sopperisce, almeno in parte, alla mancanza di erezioni spontanee notturne in questi pazienti, contrastando la retrazione fibrotica dei corpi cavernosi legata all’inattività.
- Terapia farmacologica: i farmaci disponibili per il trattamento della DE sono essenzialmente classificabili in due categorie: inibitori della PDE-5 (come il tadalafil, ecc..) che possono essere definiti come “condizionatori positivi dell’erezione” e le prostaglandine ( come la PGE1) che possono essere definiti come “induttori dell’erezione”. Tali farmaci hanno Meccan isso di azione, modalità di somministrazione e indicazioni differenti, per tanto devono essere assunti secondo le modalità definite dopo attenta visita medica urologica-andrologica.
- Impianto di protesi peniena: queste protesi possono essere idrauliche o malleabili, bi o tri componenti. La protesi peniena di più largo impiego oggi giorno, quando indicata, è la protesi peniena idraulica tri-componente. In particolare queste ultime sono costituite da cilindri che vengono impiantati all’interno dei corpi cavernosi e sono connessi a un serbatoio contenente acqua sterile e a una pompa, impiantata sottocute nello scroto. Agendo sulla pompa è possibile far affluire o defluire il liquido dal serbatoio ai cilindri, realizzando pertanto la fase di erezione e quella di flaccidità.