Tra le principali tecniche diagnostiche urologiche vi sono le seguenti:
Anamnesi ed esame fisico: questa è la prima fase della valutazione urologica e comprende un’attenta e scrupolosa indagine dei sintomi e segni, tenero conto di quanto riferito dal paziente, nonché un esame fisico dell’addome, del bacino e dei genitali.
Analisi del sangue e delle urine: la corretta interpretazione degli esami di laboratorio consente di mettere luce su eventuali problemi patologie urologiche, infezioni, infiammazioni o tumori in atto.
Ecografia apparato urinario e prostatica trans rettale: è una tecnica di imaging di primo livello, non invasiva, che utilizza fasci di ultrasuoni per creare un’immagine delle strutture interne del corpo e rilevare possibili anomalie nei reni, nella vescica, nella prostata o nei testicoli.
Uretrocistografia e ureteroplielografia: questi sono un test radiologici specialistici, utilizzati per valutare l’anatomia e la funzione dei reni, degli ureteri, dell’uretra e della vescica mediante l’utilizzo di mezzo di contrasto radio-opaco.
Uroflussometria con valutazione del residuo post minzionale (RPM): è un esame non invasivo che consente di analizzare le pressioni e i flussi urinari al fine di evidenziare eventuali patologie ostruttive e valutare l’entità dei sintomi oggettivi.
Uretrocistoscopia: è una procedura endoscopica ambulatoriale che viene utilizzata per visualizzare direttamente l’interno dell’uretra e della vescica e rilevare possibili lesioni, infiammazioni o tumori.
Biopsia prostatica trans perineale Standard e Fusion: viene utilizzata per ottenere campioni di prostata, quando esiste un sospetto di malignità, da analizzare con esame istologico.